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Le cappelle

All’interno del monastero è un alto corpo di fabbrica che ingloba due chiese sovrapposte. La così detta chiesa di Sotto ha origine da una preesistente chiesa che viene ricordata nell’iconografia della città e nei documenti di archivio come S.Maria de Curte.

Questa venne annessa al monastero nel 1594, demolita e ricostruita negli anni seguenti secondo forme e orientamento diverso, affinché sulla strada non vi fosse più ingresso, trasformandosi in una cappella riservata alla preghiera della comunità.
L’interno è a tre navate separate da pilastri esagonali decorati in finto marmo a fasce orizzontali e sormontati da capitelli in travertino. Le volte che coprono le navate sono tinteggiate in azzurro con stelle dorate. L’abside racchiude riquadri in stucco bianco e dorato raffiguranti la Presentazione di Gesù al Tempio e la Presentazione della Vergine (1662).  Al centro è una immagine di Madonna con Bambino (XVII sec. ) racchiusa in una ricca cornice in stucco dorato sorretta da angeli.

Nella parete di ingresso è conservato il catino dove viene ancora oggi manipolato l’unguento miracoloso secondo la ricetta di Santa Francesca in occasione della festa della santa. Sopra la porta è l’iscrizione che ricorda i lavori di restauro eseguiti nel 1880 mentre gli ultimi restauri risalgono al 1993. In occasione dei Sepolcri, la chiesa veniva interamente coperta da singolari e preziosi parati in paglia realizzati a metà del XVIII secolo.


Sovrapposto alla chiesa di sotto e di dimensioni identiche a questa è il coro della SS. Annunziata, riccamente decorato da marmi, affreschi e soffitto ligneo barocchi.

La pavimentazione è in lastre di marmi policromi con ampi disegni a volute e girali. Il soffitto (1601), con grandi cassettoni intagliati e dipinti in colori vivaci e oro, reca al centro un altorilievo che rappresenta S.Francesca e l’angelo. Nel catino absidale è un affresco con S. Michele Arcangelo tra angeli musicanti e in preghiera. Tra le finestre e al di sopra dell’arco trionfale sono otto figure di angeli. Altri angeli musicanti sono sulla parete della cantoria. I dipinti, di cui è coperta solo la parte alta dell’aula, sono di Bastiano Ceccarini e Lorenzo Gramiccia ( 1749) che decorò la chiesa per il Giubileo del 1750.
L’Annunciazione al centro dell’altare porta la firma di Alessandro Allori (1533-1607) e sovrasta un ricco tabernacolo barocco.

Due riquadri ai lati dell’altare raffigurano l’Adorazione dei Magi e l’Adorazione dei Pastori (XVII sec.).
Gli ultimi restauri, effettuati in occasione del Giubileo del 2000 dalla comunità monastica, hanno riportato alla luce gli angeli del catino absidale, coperti alla fine del XIX secolo da una tinta scura e uniforme.
Lungo le pareti del coro sono disposti gli stalli in legno con due file di sedute sopra ai quali broccati in rosso e oro settecenteschi coprono le pareti dopo i restauri del 2000.
Al coro della SS. Annunziata si accede da una sala decorata con tempere del XVIII secolo ove si apre una porta lignea finemente intagliata e incorniciata da un portale in marmo nero venato in bianco. Su una parete è murata la lastra  in pietra della tomba della santa.

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