Home > Visita del Monastero > Il chiostro

Il chiostro

L’ingresso al monastero da Via del Teatro di Marcello porta all’ampliamento seicentesco del complesso monastico. Il grande chiostro monastico è porticato su tre lati. Il terzo lato non fu mai compiuto, ma sicuramente progettato, come mostra uno dei pilastri d’angolo. Spostato rispetto al centro geometrico del chiostro è un pozzo ottagonale in travertino.  Davanti al lato incompiuto sono due torrette  per la risalita dell’acqua. Sulla parete sono murati reperti e lapidi che ricordano la storia del monastero e la famiglia della santa. Dieci rocchi di colonne in granito disposti di fronte ai pilastri delle arcate, di provenienza archeologica, sono utilizzati come sostegni di limoni in vaso. Sormonta le arcate del porticato una trabeazione in stucchi con i simboli di Monte Oliveto e del Nome di Gesù. Il primo ordine superiore ha bugne a rilievo, il secondo ha bugne lisce. L’eleganza e le dimensioni del chiostro denotano la presenza di artisti di rilievo, tra i quali è presente Carlo Maderno. La data di costruzione è collocabile nei primi anni del XVII secolo.

           

Sotto le arcate di uno dei lati del cortile, troneggia la copia in gesso della statua posta in S. Pietro che raffigura
S. Francesca con l’Angelo, realizzata da Galli (1850).


I corpi di fabbrica che racchiudono il chiostro furono costruiti per le nuove celle delle monache che all’inizio del XVII secolo erano in numero crescente. Una scala porta ai due lati del monastero che convergono verso il coro della SS. Annunziata, attraversati da un corridoio centrale coperto da volta a botte dal quale si accede alle celle, ampie e confortevoli, coperte da volte a padiglione. Lungo i corridoi e nelle stanze alcuni dipinti ritraggono santa Francesca e l’angelo, secondo una iconografia ripetuta e mai cambiata nel corso di quattro secoli.

                           

 

Powered by Siba CMS NMuD